Una data per ricordare che il Pianeta è casa nostra

Ogni anno, il 22 aprile, oltre un miliardo di persone in tutto il mondo si unisce per celebrare la Giornata Mondiale della Terra. Una ricorrenza simbolica, ma profondamente concreta, che mette al centro dell’attenzione globale il fragile equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. In un’epoca segnata da crisi climatiche, eventi estremi e diseguaglianze ambientali, l’Earth Day diventa oggi più che mai un’occasione per riflettere, ma soprattutto per agire.Un’eredità lunga 55 anni

Nata nel 1970 su iniziativa del senatore statunitense Gaylord Nelson, la Giornata della Terra fu ideata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di una nuova coscienza ecologica. Ma la discussione attorno a questa giornata era iniziata nel 1962, quando Nelson lanciò, coinvolgendo anche Robert Kennedy, una serie di conferenze sui temi ambientali. Nello stesso anno uscì anche il bestseller di Rachel Carson Primavera silenziosa, un libro che rappresentò un momento di svolta, in quanto sensibilizzò l’opinione pubblica sulle preoccupanti situazioni ambientali e gli inestricabili legami tra inquinamento e salute pubblica. La svolta arrivò solo nel 1969 in seguito al disastro ambientale causato da uno sversamento di petrolio dal pozzo della Union Oil, al largo di Santa Barbara, in California. Il 22 aprile 1970, su invito dello stesso senatore, 20 milioni di cittadini americani scesero in piazza per manifestare in difesa della Terra. Oggi, a 55 anni di distanza, l’Earth Day si celebra in oltre 190 Paesi, diventando l’evento ambientale più partecipato al mondo.


2025: l’anno della consapevolezza climatica

Il tema scelto per l’edizione 2025, “Planet vs. Plastics”, pone l’accento sull’impatto devastante dell’inquinamento plastico. Ogni anno finiscono negli oceani circa 11 milioni di tonnellate di plastica, con effetti devastanti sulla biodiversità marina, sull’equilibrio degli ecosistemi e sulla salute umana. Secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 il peso della plastica negli oceani potrebbe superare quello dei pesci.

In Italia, le celebrazioni culminano nel Villaggio per la Terra di Villa Borghese a Roma: un evento gratuito e inclusivo, organizzato da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari, con il patrocinio delle principali istituzioni nazionali, tra cui la Presidenza del Consiglio, i Ministeri dell’Ambiente, dell’Istruzione, della Cultura e della Protezione Civile.


Protezione Civile: prevenzione e resilienza al centro

Per l’edizione 2025, il Dipartimento della Protezione Civile ha rinnovato il proprio impegno con una partecipazione attiva al Villaggio per la Terra. Oltre al patrocinio ufficiale, la Protezione Civile ha allestito stand informativi e laboratori interattivi per sensibilizzare i cittadini sui rischi naturali e sull’importanza della prevenzione.

Tra i materiali distribuiti anche quelli della campagna nazionale “Io non rischio”, dedicata alla diffusione delle buone pratiche di protezione civile, in particolare nei contesti esposti a rischi idrogeologici, sismici e incendi boschivi, aggravati dagli effetti del cambiamento climatico.


Giovani protagonisti del cambiamento

L’attenzione del Villaggio è rivolta in particolare alle nuove generazioni, con oltre 500 scuole coinvolte in attività educative, dibattiti, giochi a tema ambientale e laboratori scientifici. Incontri con esperti, artisti, divulgatori e scienziati animano una kermesse che coniuga conoscenza, partecipazione e creatività.

«L’educazione ambientale deve diventare un pilastro della formazione scolastica», afferma Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia. «Solo formando una nuova consapevolezza ecologica sarà possibile affrontare le grandi sfide del nostro tempo».


L’urgenza di un’azione sistemica

Ma la Giornata della Terra non si limita a buoni propositi. Gli esperti richiamano l’urgenza di un cambio di paradigma sistemico: transizione energetica, mobilità sostenibile, tutela delle foreste, economia circolare e riduzione delle diseguaglianze ambientali sono solo alcune delle priorità.

Secondo il Rapporto IPCC, il tempo a disposizione per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5°C si sta esaurendo. Servono interventi immediati e radicali da parte di governi, imprese e cittadini.


Oltre la celebrazione, l’impegno quotidiano

Il messaggio della Giornata della Terra è chiaro: la difesa del pianeta è una responsabilità condivisa. Ogni gesto, ogni scelta – dalla raccolta differenziata all’uso di mezzi pubblici, dalla riduzione degli sprechi al supporto a politiche verdi – può contribuire a costruire un futuro più equo e sostenibile.

In un’epoca segnata da crisi climatiche e ambientali, l’Earth Day è più di una data sul calendario: è un manifesto globale per la vita.