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Emergenza Covid-19

Covid-19: La pandemia che ha sconvolto le nostre vite e resterà per sempre nell'immaginario comune.
Una polmonite anomala in una città della Cina centrale, molto abitata ma non così conosciuta. Un notizia tutto sommato piccola. Che cresce di intensità giorno per giorno. Nuovi contagi in tutto il paese. Morti. Immagini drammatiche sui social network cinesi: ospedali al collasso, persone che chiedono aiuto dai balconi. Sembra un fenomeno isolato, ma un giorno di fine febbraio è l’Italia il primo paese ad accorgersi che il nuovo coronavirus fa molto più male di una normale influenza. Gli ospedali della Lombardia si riempiono. L’Italia diventa il nuovo epicentro del virus che, come uno sciame, si sposta da una regione del mondo a un’altra, bloccando il movimento di persone e l’economia come non succedeva dalla seconda guerra mondiale. Il 9 marzo 2020 il governo italiano estende le misure di contenimento, fino ad allora limitate alle regioni del nord, a tutta l’Italia: l’intero paese è in lockdown, primo tra gli stati occidentali ad adottare misure così severe e restrittive. Dopo pochi giorni, le misure diventano più stringenti: con un nuovo Dpcm Palazzo Chigi sospende gran parte delle attività produttive e vieta ai cittadini di spostarsi in un “comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovino”. Chiusi i parchi e vietato lo sport se non nei pressi della propria abitazione. I numeri dei nuovi contagi e dei morti sono di giorno in giorno sempre più drammatici e le conferenze stampa giornaliere del Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli divengono un rituale quotidiano che ogni sera alle 18 attira l’attenzione di decine di milioni di italiani incollati alla TV. In questo scenario complesso ed inedito, i Coordinamenti, le Associazioni e, di conseguenza, tutti i volontari di Protezione Civile, vengono chiamati ad un compito gravoso e per niente esente da rischi. Il compito è l’assistenza alla popolazione ed alle strutture dello stato e degli enti regionali e locali deputati al contrasto ed alla cura dell’infezione ed al contenimento e alla prevenzione del rischio. Ai Volontari il compito di allestire tende adibite al triage dedicato alle persone con sintomi riconducibili al Covid-19 presso i pronto soccorso degli ospedali, le case di cura ed anche presso le carceri; la gestione dei presìdi di protezione (scarico del materiale in arrivo negli aeroporti, trasporto nei centri di stoccaggio e distribuzione capillare ai centri di cura (ospedali, cliniche etc). Grande attenzione viene posta nell’aiuto fattivo alla popolazione, con distribuzione di generi alimentari e recapito di medicinali alle persone costrette a casa ed impossibilitate a muoversi. Migliaia di ore/uomo impiegate nel gestire l’afflusso della popolazione presso i punti di effettuazione dei tamponi molecolari ed antigenici ed in seguito alla distribuzione sistematica dei vaccini, presso i punti vaccinali ordinari e straordinari. Un impegno iniziato fin dai primi momenti dello scoppio della pandemia in Italia e che ci ha visti impegnati per oltre due anni e che ci vedrà ancora impegnati qualora ci dovesse essere ancora necessità.Tutto questo senza mai tralasciare le altre emergenze che normalmente ci vedono impegnati: emergenze idrogeologiche e campagne antincendio boschivo, tanto per citare le più rilevanti.